musicoterapia in pediatria

Musicoterapia in Pediatria

Un musicista in reparto, tra i lettini della pediatria. Per aiutare i piccoli pazienti ad esprimere con l’aiuto della musica le proprie emozioni e a superare la paura e i momenti più difficili che possono accompagnare un percorso di cura.

Nasce così il progetto “Musicoterapia in pediatria” che Fondazione Sant’Orsola sta portando avanti in quattro reparti, con l’obiettivo – se le donazioni lo consentiranno – di estenderlo piano piano a tutti.

«L’ospedale deve essere capace – spiega il presidente della Fondazione Sant’Orsola, il pediatra Giacomo Faldella – non solo di curare la malattia, ma di prendersi cura della persona nella sua interezza, facendosi carico dei suoi stati d’animo. Vale per tutti, ma vale a maggior ragione nelle corsie pediatriche. L’introduzione della musicoterapia costituisce un passo avanti proprio in questa direzione».

Questa attività era stata iniziata al Sant’Orsola dal maestro Claudio Abbado e poi era proseguita grazie all’impegno della figlia Alessandra con l’associazione Mozart 14 che però, nel maggio scorso, ha chiuso i battenti. Il progetto è stato rilevato così dalla Fondazione Sant’Orsola che, grazie a un accordo con la Fondazione Abbado, ha deciso di proseguirlo con gli stessi musicoterapisti, tutti laureati, rafforzando l’esperienza sviluppata.

I musicoterapisti ogni settimana si presentano così nei reparti di Chirurgia pediatrica, Neonatologia, Terapia Intensiva Neonatale e Onco-ematologia pediatrica e per due ore incontrano uno ad uno tutti i bambini ricoverati. Sviluppando così un percorso che presenta molteplici vantaggi, soprattutto per chi rimane ricoverato a lungo. La musicoterapia riduce la percezione del dolore fisico causato dalle terapie e diminuisce l’ansia per un intervento chirurgico o per cure che spaventano, aiutando ad elaborare il disagio causato dalla degenza. Importante sottolineare che la musica è un linguaggio universale con cui può esprimersi anche chi è straniero o chi ancora non è in grado di parlare. Per i neonati prematuri contribuisce ad attivare una relazione emotiva tra bimbo in incubatrice e genitori.

Questa attività è resa possibile grazie alle donazioni di chi decide di sostenere il progetto. Anche l’azienda del territorio Fantasilandia, con sede a Pieve di Cento e deposito a Cento, cha deciso di appoggiare tale virtuoso progetto ed in occasione delle imminenti festività natalizie ha pensato di DONARE UNA NOTA a questi bambini e bambine.

«Siamo felici di sostenere questo progetto che contribuisce ad alleviare le sofferenze dei più piccoli e promuove la cultura musicale verso essi. Mi piace ricordare alcune citazioni di Platone: La musica è la miglior medicina dellanima. La musica è la parte principale delleducazione perché il ritmo e larmonia sono particolarmente adatte a penetrare lanima. La musica è una luce morale. Essa dona unanima ai nostri cuori, mette le ali ai pensieri, Uno sviluppo allimmaginazione, essa è un carme alla tristezza, alla gaiezza, alla vita, a tutte le cose », sono le parole di Umberto Manservisi presidente del CDA di Fantasilandia s.r.l..

Sostenere il progetto è facile: basta andare sul sito di Fondazione Sant’Orsola (fondazionesantorsola.it), sotto la voce di menù “Progetti” selezionare la pagina “Musicoterapia in Pediatria” e scegliere come donare!